Afragola
AFRAGOLA, la stazione alta velocità conosciuta da mezzo mondo per la sua illegalità
AFRAGOLA – Triste ma reale il commento del consigliere di opposizione Aniello Baia che appena venuto a conoscenza del sequestro probatorio del parcheggio Ovest della stazione “Porta”, non ha potuto evitare di dedicare un post su Facebook per comunicare il proprio pensiero in merito alla questione.
Infatti i guai per la stazione, sembrano susseguirsi uno dietro l’altro, una stazione che ad oggi certifica solo lo spreco di denaro pubblico tipico degli appalti all’italiana, un ponte sullo stretto del tutto partenopeo, una vera cattedrale nel deserto che non serve a nessuno e quei pochi avventurieri che pensano di usufruire un servizio veloce, in realtà, impiegano molto più tempo per raggiungere la destinazione a pochi chilometri dalla stazione. Non a caso, tra i tanti disservizi, come accenna anche il consigliere Baia, arriva un altro di tipo logistico tra capo e collo, infatti visto che il sottopassaggio a sud della stazione è stato chiuso e gli autobus della AIR Irpinia che collegavano la stazione Porta ai paesi della provincia di Avellino e Benevento sono impossibilitati a fare inversione ad “U” per tornare indietro, la stessa società irpina ha deciso di sopprimere le linee, almeno fino alla riapertura del sottopassaggio che consente di circumnavigare la stazione.
Al di là di quello che dichiara il sindaco Tuccillo, da sempre al lavoro per sopperire alle mancanze create da lui stesso, il suo partito e gli organi sovracomunali, la realtà è che la stazione “Porta” è nata male, in fretta e finita peggio, visto che all’interno è tutto sequestrato partendo dal bar bouvette. Non si possono aprire attività commerciali per mancanza di collaudo generale della struttura, parcheggio in parte inibito e in parte sequestrato. Nella parte sequestrata del parcheggio sono iniziati i lavori di carotaggio per sapere se realmente sotto la superficie vi siano dei rifiuti intombati, dopo tutti questi problemi, sul territorio c’è ancora chi ha l’ardire di ammettere che questa stazione resta un vanto per Afragola e gli afragolesi. Bene, allora io credo che chi si vanta di questa stazione, nello stato in cui versa oggi, evidentemente è così persona mediocre che si accontenta di quel po’ di cemento che fa la differenza col niente. Fa bene allora il consigliere Baia a porre l’accento su delle problematiche oggettive e ammettendo che in realtà, oggi Afragola a causa dei lavori alla stazione è conosciuta da mezzo mondo non per la bellezza della struttura ma per l’illegalità che ruota attorno ad essa.
Afragola
Afragola, operaio finisce in un’impastatrice del cantiere: addio a Raffaele
Un operaio originario di Afragola, Raffaele Boemio, dipendente di una ditta di Nola, ha perso la vita – nel pomeriggio di giovedì – a seguito di una caduta in un’impastatrice del cemento in un cantiere per la fibra ottica a Cancello ed Arnone (Ce).
Ad ora, è ignota la causa. La salma della vittima, 62enne, è stata sequestrata per l’autopsia.
Indagini in corso da parte dei carabinieri.
Afragola
AFRAGOLA – Rapina shock al centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’
Ad Afragola, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, è – da poco – avvenuta una rapina.
Ad intervenire, in via Santa Maria, sono stati i carabinieri di Casoria.
Da una primissima ricostruzione, da verificare, sembra che due persone armate, verosimilmente di pistola, avrebbero messo a segno un colpo in una gioielleria ubicata all’interno del centro commerciale, portando via con sè diversi gioielli e orologi, per poi darsi a gambe levate.
Le indagini sono in corso. Non ci sarebbero feriti, né sarebbero stati esplosi colpi da arma da fuoco.
Afragola
Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan
La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.
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